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Sale, sale e ......fa male

Sale sale e non fa male era il ritornello di una canzone che è entrata nella testa di molti; ieri, chi ha corso la terza edizione della gara Armeno - Mottarone ha sicuramente modificato il testo della canzone.
Io sono tra quelli. 
In un articolo scritto diverso tempo fa elogiavo l'importanza della salita lunga ma senza puntualizzare troppo la difficoltà muscolare e l'affaticamento organico ai quali il nostro fisico è sottoposto.
Ieri mattina, partenza all'alba (almeno per mia Moglie) destinazione Armeno, dopo 50 minuti arriviamo a destinazione, vediamo gli atleti che si spalmano creme riscaldanti (al 10 di luglio????) e dopo un breve riscaldamento alle 9,00 si parte.
Dopo 1 km mi accorgo che il ritmo è "brillante", non voglio esagerare vista la lunghezza della gara e decido di staccarmi un attimo dai battistrada Ouyat, Abbatescianni e Melliani. 
Alla partenza le voci di corridoio dicevano che i primi 5/6 km sono i più duri, poi spiana; penso a quello e dico che devo tenere duro fino alla chiesetta dopo di che vedrò la situazione, ma la fatica si fa sentire e mentre Melliani si stacca dai primi 2, lo passo e mi porto dopo 3 km in terza posizione con i fuggitivi avanti a me di 50/60 mt. 
Abbatescianni è il più fresco, lo si vede, Ouyat il più attivo ma va a strappi e capisco che non potrà farlo per molti km così decido di lasciarlo fare tant'è che al 5° km lo affianco mentre il battistrada scompare dietro ogni curva.
Dopo tre km tra tira e molla sui leggeri falsi piani e piccoli strappi decido di provare a fare un'azione decisa all'ottavo km, vedo Ouyat che perde qualche mt. penso però che sono solo a 2/3 di gara e la fatica sale più della salita; tra un tornate e l'altro sbircio l'avversario e mi accorgo che sta desistendo. Penso a quando sentito alla partenza ma non molla sale, sale, e.... fa male. 
Mi pongo come obiettivo il 10 km poi devo tenere duro 1 km ed il secondo posto è mio; passa Daniele in moto e mi incoraggia ...." ha ceduto......vai tranquillo....." mi tranquillizzo  ma non mollo, devo stare concentrato per non prendere troppo distacco dal primo.
Arrivo al 10° km sento mia (fantastica) Moglie che mi incita insieme a mio zio, mi spronano a non mollare...... ci sono; arrivo all'11° km e spiana un pò (FINALMENTE!!!), vedo i ripetitori e sento lo speaker, chiudo in 57'38" , sono molto soddisfatto.
Dopo pochi minuti Mario taglia il traguardo con te Vaff........ dalla felicità, seguito da Antonio instancabile e Mimmo che dalla felicità della prestazione scoppia in lacrime.
Anche oggi è andata è nonostante abbia fatto male, ci ha dato sicuramente della forza in più.


















 Fabio








La Giustizia dei Regolamenti

Credo che l'Atletica Italiana sia arrivata ad un punto di non ritorno a causa ignoranza di alcuni addetti ai lavori, che per necessità di farsi sentire o per loro convinzione (il che è ancora più grave) redigono dei regolamenti che stanno portando alla disfatta dell'atletica italiana.
In particolare mi riferisco ad un evento che (non) si è svolto venerdì 8 aprile a Solbiate Olona (va) e previsto dal calendario regionale come gara B, queste diversificazioni non le comprendo se non per far spendere ancor più soldi ai poveri organizzatori che hanno già difficoltà a raccogliere i premi, figuriamoci i soldi! Lasciamo correre la gente che vuole correre senza limitazioni inutili (o utili solo alla federazione per incassare più soldi).
Veniamo al caso. Lunedì 4 aprile mi telefona un mio caro amico e mi informa che c'è una gara a Solbiate Olona dentro al Golf Club Le Robinie di 10 km, io stupito chiedo se è sicuro e mi risponde che l'evento è certo.
Cerco la gara sul calendario regionale lombardo e trovo quanto segue:

08-APR  VEN SOLBIATE OLONA (VA) 
Centro Le Robinie 
CORSA SU STRADA km 10 

Ore 18.30   Ritrovo 
STRADA  Rb 
Aut. CRL n. 004/11 

ISCRIZIONI     SOLO  ON LINE 
Vedere procedura pagg. 2 e 3 

DA INVIARE ENTRO LE ORE 22.00  DI  MERCOLEDI’  06 
APRILE 
NON saranno accettate iscrizioni sul campo di gara 
Regolamento approvato dal CRL il 
Iscrizioni solo on line? Impossibilità di iscriversi sul campo gara? Ma cos'è un Campionato Italiano?
Giovedì leggo sul sito della fidal lombardia che le iscrizioni sono state prorogate sino al giorno della gara e ....solo uno stupido non avrebbe capito che la motivazione era unica: non c'erano iscritti! 
Si trattava di una corsa su strada! la gente vuole correre, rilassarsi e divertirsi! Chi vuole decide il giorno stesso di andare a fare una corsa nel campo da golf anziché sulla strada DEVE POTERLO FARE! Basta con queste restrizioni che non servono se non a far svogliare gli atleti (amatori o non) a farsi una corsetta rilassante in compagnia. Chi fa i regolamenti deve essere competente un tecnocrate non una persona che non ha mai messo le scarpe per farsi una corsa.
E' ora di finirla che chi detta le regole non conosce minimamente le esigenze dell'atleta/podista.
Risultato della gara: 8 partenti!! Ora ditemi voi che soddisfazione hanno avuto gli organizzatori e e gli eventuali sponsors? 
Chiudo questa riflessione con l'augurio di trovare qualche sostenitore (e anche  critico) per poter rallentare la continua procreazione di norme e regolamenti devastanti.

Fabio








Grandi Brothers

Grande soddisfazione ieri per me è giunta dai fratelli Panariello che hanno preso il via al  Vivicittà di Como. La gara si è svolta sulla distanza di 7 km circa e primo a tagliare il traguardo è stato Mario, seguito dal fratello Antonio. Mimmo è giunto 5°.
Non mi hanno nascosto che hanno avuto qualche difficoltà dovuta alla logistica e al percorso, ma le vittorie danno sempre morale soprattutto in vista di domenica quando i primi 2 (insieme a Fabio Marcantini) saranno al via alla Marathon de Paris.
Gli ultimi test da me seguiti mi fanno pensare ad una gara da correre intorno ai 4 minuti al km, ora tocca a loro non sbagliare.
In bocca al lupo.

Fabio




Non fate da soli

Si è svolta ieri mattina Lago Maggiore Half Marathon, mezza maratona giunta alla IV^ edizione con partenza da Stresa ed arrivo a Verbania. Sicuramente il paesaggio, il clima e l'organizzazione  hanno contribuito a dare una carica in più a tutti gli atleti; 12 i gradi alla partenza, strada chiusa perfettamente lungo tutto il percorso, ristori ben visibili e distanziati come si deve, arrivo e logistica finale molto funzionali. Se mi è concesso di fare un appunto è solo inerente alla scorrevolezza del percorso che se a detta di molti è pianeggiante, a mio modesto parere non è proprio così. 
Veniamo alla gara io l'ho seguita in bici  pedalando a 17 km/h senza alcun impegno fisico, ma  ho apprezzato molto le fatiche e gli sforzi di tutti gli atleti, anche chi i primi km li ha corsi "chiaccherando" e perdendo secondi preziosi per il real time finale.
Nello specifico ho seguito alcuni "ragazzi" che hanno voglia di faticare e, fissato un traguardo, diventano professional: io lavoro con la mente stilando programmi di allenamento, loro li eseguono molto seriamente......Chapeau! E' questo che fa crescere la condizione atletica, IL FAI DA TE non va bene, soprattutto per chi non ha esperienza. Non credo che conti avere il Tesserino di allenatore (o istruttore) per essere dei buon tecnici (queste formalità servono solo alla federazione per incamerare dei soldi, non per far crescere gli atleti) ma quello che più conta è la consapevolezza di ciò che si sta facendo, la certezza che un programma di allenamento sia adatto per quell'atleta.
Nella gara di ieri, mi è piaciuta molto la determinazione di Mario, come la capacità di soffrire di Fabio, nonché la regolarità di Antonio.
La Gara. Ore 10 partenza: i Kenyoti sono folli, vedo il passaggio al 1° km in 2'43" (da miglior prestazione mondiale!) Matviychik è staccato di 3/4 secondi, io aspetto i miei al 2° km ma non vedo nessuno nei tempi programmati, penso subito che devo intervenire altrimenti dormono troppo. Al terzo km sono con Fabio e Mario  ma i 25/30 secondi persi nei primi 2 km sono difficili da recuperare; il ritmo si regolarizza, decido allora di stare un po con Antonello ma anche Lui ha chiaccherato troppo e sotto i miei stimoli progredisce.
Mi porto nuovamente da davanti e vedo Antonio che è molto lucido e procede bene; passo con Mario e Fabio al 10° km in 37'50", il ritmo è quello programmato ma hanno dovuto spendere molto per recuperare il tempo perso, loro ci credono!
Al 15° Fabio sente la fatica, ha bisogno di aiuto, stimolo il pubblico ad applaudire gli atleti, qualcuno lo capisce altri ridono senza apprezzare lo sforzo. Mario ci prova e lancia la progressione gli ultimi 4 km con una regolarità che pochi sono in grado di impostare.
Guingono al taguardo, Mario chiude sotto l'ora e venti minuti, Fabio poco sopra l'ora e ventuno....Bravi!
Non ho neanche il tempo per risalire il gruppo che vedo scendere dalla discesa Antonio a tutta, con ancora energie per sprintare e guadagnare secondi preziosi.
A seguire Anto che dovrebbe "alleggerirsi" almeno la sera prima di una mezza e Mimmo che da buon Finisher saluta tutti.
Ora l'appuntamento è tra un mese circa sotto la Tour Eiffel per la doppia distanza.  Spero di dover dire nuovamente Chapeau.


Fabio
    







Aggiungi un posto a tavola che c'è un atleta in più............



Qualcuno potrà pensare ma vedi un po' se il giorno dei Campionati Italiani Individuali di Cross  l'argomento dev'essere una canzone?
Devo rispondere che un filo conduttore c'è altrimenti se così non fosse, noi sarei qui.
L'antefatto risale al giorno 27 gennaio a seguito di una telefonata fatta da me al presidente della mia società ( Il Ciccio per gli intimi) dove invitavo Lui e gli atleti che dovevano gareggiare al Cross di Varese a cenare a casa nostra; Lui mi ha subito detto va bene, ci fa piacere purché non si ecceda con le pietanze (quanto meno per gli atleti....). 
Il giorno seguente ricevo ancora una telefonata....." senti puoi aggiungere un posto, forse siamo in cinque.....", va bene rispondo io...... (un attimo di silenzio) ..........  viene anche Stefano! 
E' si, lo Special Guest di atene 2004! La conferma l'avrebbe comunque data sabato in quanto aveva molti appuntamenti nei tre giorni di presenza a Varese, nonostante questo mi sono sentito subito felice ed onorato di ospitare un Campione Olimpico (anche se era già stato da me circa 4/5 anni fa dopo un cross del Campaccio).  
Sabato chiamo Il Ciccio per sapere per quanti preparare e mi dice che Stefano ci farà sapere perché era impegnato con l'ennesima conferenza-incontro a Varese. Dico a Monica di aspettare a preparare un posto in più in quanto probabilmente non ce la farà a venire, Lei è d'accordo ma un po' di dispiacere Le si legge negli occhi.
Ore 19,02 mi arriva un sms da un numero sconosciuto, lo leggo......." Ciao Fabio sono Stefano mi dai il tuo indirizzo che lo metto sul navigatore??". Lo dico a Monica che con un balzo scatta sull'attenti e comincia a predisporre il posto in più e presa dalla eccitazione "rivoluziona" alcuni ambienti di casa per lo Special Guest. Io La tranquillizzo dicendoLe che non è il caso di agitarsi, è uno dei nostri.
Il primo ad arrivare e Roby e anche Lui alla notizia è contento e curioso di scambiare quattro chiacchere con il Capitano della squadra.
Finalmente arrivano tutti nonostante il Ciccio abbia fatto il giro del triangolo Busto-Cassano-Gallarate, e cominciamo la cena raccontando episodi passati e facendo il toto-Varese del giorno dopo. Indoviniamo il vincitore, mentre io non so ancora quale potrebbe essere la mia posizione; l'elenco degli iscritti mi fa pensare che intorno alla 25/30^ posizione potrei correre ma devo assolutamente saper attendere per i primi 2 giri.
Corro così, al primo giro sono 54°, poi pian piano risalgo con il supporto di molti presenti che mi spingono sempre più avanti con gli incitamenti dal bordo del percorso. La lucidità mi permette di sentire la voce di Monica, quella di Roby, di Stefano, di Franco, di Silvano e tante altre persone che solo la passione li porta a stare nei campi a prendere freddo per i cross.
Taglio il traguardo 31° in 30'48", 2'15" di distacco dal nuovo Campione Italiano Daniele Meucci ma a meno di 1' dalle posizioni importanti, questo mi dà fiducia per il proseguo della stagione, Il Ciccio è molto contento, io pure nonostante pensassi qualche posizione più avanti.
Ora Guardo avanti con i consigli che sono riuscito a carpire all'Olimpionico del 2004 e con la consapevolezza che nonostante i 42 anni suonati ci si può ancora divertire e fare bene anche a livello nazionale.
Da ultimo ma non meno importante un grazie al Bone & C. per il supporto dalla tribuna.
Domenica ci riprovo in Emilia.

Fabio 
  

30 Gennaio 2011